Sale delle Terrazze - Castel dell'Ovo, Napoli
Esposizione d'arte di Pietra Barrasso
2 - 19 settembre 2021
“FASCI DI LUCE” di Pietra Barrasso
Sale delle Terrazze di CASTEL DELL’OVO,
via Eldorado 3, 80132 Napoli
L'Associazione SFP Social Future Project Italia,
organizzazione per gestione di attività culturali, artistiche e ricreative di particolare interesse sociale, incluse attività editoriali di promozione e di diffusione della Cultura e della pratica del volontariato, nonchè organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche, per rilanciare l’Arte, per un messaggio di speranza e buon auspicio a tutte le attività Museali in Italia, dopo un anno di stop a causa della Pandemia, nel Castello più antico di Napoli, in uno dei luoghi in assoluto tra i più belli ed incantati del Meridione, che spicca maggiormente nel celebre panorama del golfo di Napoli, organizza, presenta ed inaugura l’esposizione d’Arte Contemporanea dal titolo: “Fasci di luce” dell’Artista Irpina Pietra Barrasso
L’inaugurazione si terrà, presso le Sale delle Terrazze il giorno:
giovedì 2 settembre 2021 alle ore 17,00
L’artista, di origini campane, componente di questa associazione, si ripresenta al pubblico della sua terra, dopo oltre quarant’anni dalla sua ultima esposizione in territorio campano e dopo aver elaborato una sua visione dell’arte, aver sviluppato una tecnica spatolata acrilico su tela ed essere stata denominata dalla critica “Maestro di Luce”, attraverso le opere esposte vuole trasmettere la voglia di rinascita, pace e speranza. Presenta circa 40 opere dedicate al tema della “Luce, Mediterraneo e Sostenibilità”, una vera e propria denuncia sullo stato di salute del nostro Mare, della nostra Terra, dell’Ecosistema, della Crisi Climatica e delle ferite della Natura in cui viviamo e di cui l’uomo è il maggiore responsabile.
Introdurrà e modererà l’evento il giornalista Massimo LUCIDI Direttore della Rivista THE MAP REPORT.
Interverrà la giornalista del “IL MATTINO” Stefania MAROTTI con un’analisi artistica.
L’inaugurazione sarà allietata dall’intervento di Pulcinella magistralmente interpretato dall’artista partenopeo Rino NAPOLETANO
Per la rassegna d’Arte è stato realizzato dal “Gruppo Eventi” il Catalogo dal titolo “Fasci di luce”.
Si ringrazia la Direzione del Castel dell’Ovo, per la gentile concessione della location.
Vernissage giovedì 2 settembre ore 17.00degustazione vini offerti da TERREDORA DIPAOLO SSA - Az. MastroberardinoLa rassegna d’Arte sarà visibile dal 2 settembre fino al 19 settembre 2021 con ingresso gratuitoOrario:Lun-Sab dalle 9.00 alle 19.00Domenica dalle 9.00 alle 18.00 |
https://www.rotarynapolicasteldellovo.it/
I soci del Club Napoli Castel dell’Ovo alla inaugurazione della mostra d’arte presso il Castel dell’Ovo da sx a dx con Pietra Barrasso, il Presidente Fulvio De Angelis, il Past President e Vice Presidente, Alfredo Ruosi con il consocio Poly Sanguineti e il Prefetto, Sergio Sangiovanni |
Clelia Moscariello intervista l’artista per il Quotidiano l’Italiano
Al Castel dell’Ovo di Napoli, l’esposizione dell’artista Pietra Barrasso, “Fasci di luce”, fino al 19 settembre, irradia e rapisce il pubblico tra tematiche sociali ed ambientaliste.
https://www.primapaginanews.it
https://www.nuovogiornalenazionale.com
Successo di pubblico e consensi alla mostra 'Fasci di .... Sono tele in cui vibra il Meridione d'Italia con la sua gente e, perciò, suggestive nel tumulto che li anima, e che riescono a regalare al....
https://www.insidertrend.it/
ARTE, pittura. Grande successo della pittrice Pietra Barrasso a Napoli
Nutrita partecipazione alla mostra «Fasci di luce», che ha luogo nel celebre Castel dell’Ovo. L’esposizione si potrà visitare fino al 19 settembre
FASCI DI LUCE DEL MEDITERRANEO E DELLA SOSTENIBILITA'
Esposizione d’Arte contemporanea del Maestro Pietra Barrasso organizzata e presentata dall’Associazione Social Future Project Italia
... visita a sorpresa, direttamente da Nizza, del Maestro Jean Charles Spina
Figlio spirituale di Salvator Dalì. Uno dei migliori artisti di talento d'Europa del 20° secolo, influente in molti movimenti di arte contemporanea (Astratta e Cubismo). Jean Charles Spina Artista Internazionale, riconosciuto come figlio artistico di Salvador Dalì. Il Maestro Spina, figura di primo piano nella scena mondiale della pittura contemporanea, artista che si nutre di spiritualità e sentimento che lascia trasparire nelle sue opere e a chi osserva i suoi dipinti. Dipinge con un linguaggio universale, costantemente spinto alla ricerca del colore simbolo di vita. Nessuno davanti alle sue opere si tirerà indietro anzi, si sentirà spinto a ripensare alle immagini, per riflettere sulla visione dipinta fino a divenire un personaggio del mosaico fantastico che ha davanti.
STORIA DI CASTEL DELL’OVO
Sull'antico Isolotto di Megaride sorge imponente il Castel dell'Ovo. Una delle più fantasiose leggende napoletane farebbe risalire il suo nome all'uovo che Virgilio avrebbe nascosto all'interno di una gabbia nei sotterranei del castello. Il luogo ove era conservato l'uovo, fu chiuso da pesanti serrature e tenuto segreto poiché da "quell'ovo pendevano tutti li facti e la fortuna dil Castel Marino".
Da quel momento il destino del Castello, unitamente a quello dell'intera città di Napoli, è stato legato a quello dell'uovo. Le cronache riportano che, al tempo della regina Giovanna I, il castello subì ingenti danni a causa del crollo dell'arcone che unisce i due scogli sul quale esso è costruito e la Regina fu costretta a dichiarare solennemente di aver provveduto a sostituire l'uovo per evitare che in città si diffondesse il panico per timore di nuove e più gravi sciagure.
Il Castello sorge sull’Isolotto di Megarride, qui sbarcarono i Cumani a metà VII secolo a.C. per poi fondare sul retrostante Monte Echia la città di Parthenope; il primo insediamento urbano della città che poi sarebbe diventata Napoli.
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In epoca romana il patrizio Lucio Licinio Lucullo scelse l’isolotto di Megaride per costruire una reggia sul mare, per il suo splendore la villa passò alla storia come Castrum Lucullanum. Il vasto complesso includeva la vasta area compresa tra la collina di Pizzofalcone e l’attuale Piazza Municipio. Alla morte del console la villa diventò di proprietà imperiale.
Nel tempo la casa romana diventò il ricovero di monaci e monache Basiliane che qui edificarono un eremo dal V al X secolo.
In epoca medievale, per difendere la città dagli attacchi delle popolazioni barbariche, i monaci dovettero abbandonare il luogo che, poco tempo dopo, diventò a tutti gli effetti una cittadella fortificata.
La costruzione della Torre di Colleville, Torre di Maestra e Torre di Mezzo si devono a Federico II di Svevia; gli angioini vi fecero costruire due logge, mentre gli aragonesi, con Alfonso d’Aragona, realizzarono nuovi ambienti che ne cambiarono radicalmente l’uso.
Con l’Unità d’Italia e fino agli anni ’80, il Castel dell’Ovo viene utilizzato dalla Marina Militare come presidio di difesa per l’intero Golfo; oggi è affidato al Comune di Napoli ed è liberamente accessibile ai turisti.
Curiosità : Qui è stato esiliato ultimo imperatore romano d’Occidente, Romolo Augustolo (morì nel 476).
Secondo la mitologia è qui che le onde del mare portano le spoglie della sirena Parthenope. Secoli dopo, l’isolotto di Megaride accolse amorevolmente le spoglie di Santa Patrizia, la religiosa bizantina discendente dell’Imperatore Costantino, naufragata a seguito di una violenta tempesta e divenuta poi compatrona di Napoli.
COSA VEDERE
La passeggiata all’interno del Castel dell’Ovo (si sviluppa su tre livelli) é molto suggestiva:
- Primo livello: Batteria del Ramaglietto, Sala dell’arco maggiore, Prigioni della regina Giovanna;
- Secondo livello: Torre Normandia, Chiesa del Salvatore, collocazione probabile della Torre maestra, Catacombe basiliane, Romitorio di santa Patrizia, Sala delle colonne, Batteria del cavaliere (otto cannoni), Batteria da tre cannoni;
- Terzo livello: Loggiato aragonese, appartamento aragonese, loggiato angioino, batteria superiore.
I resti del antico Castrum romano possono essere visitati nella cosiddetta “Sala delle Colonne”.
Dalla Terrazza dei cannoni (spagnoli), il punto più alto del castello, si può ammirare l’intero Golfo di Napoli godendo di scorci davvero molto suggestivi sulla città. Fate attenzione all’orientamento dei suoi cannoni: puntano sulla città.
Il popolo Napoletano non ha mai avuto un carattere pacifico ed è stato tenuto buono dai regnanti solo, come si suol dire, “sotto le cannonate”.
LA LEGGENDA DELL’UOVO DI VIRGILIO
Il suo nome è legato ad una bizzarra leggenda risalente al 300 a.C.. La storia ci racconta che una gabbia di ferro contenente una caraffa piena d’acqua e con un uovo dentro sarebbe stata appesa dal poeta-mago Publio Virgilio Marone ad una trave nei sotterranei del castello.
Sull’uovo e sulla sua integrità si reggeva la stabilità del Castello e quindi dell’intera città. La leggenda raggiunse una tale popolarità che, quando il maremoto del 1370 causò ingenti danni al castello, si pensò che l’uovo magico si fosse rotto.
Per tranquillizzare la popolazione si rese necessario l’intervento della Regina Giovanna che ordinò la sostituzione dell’Uovo di Virgilio con un altro uovo affinché qualsiasi altra sciagura fosse scongiurata.
CASTEL DELL’OVO
Indirizzo: Via Eldorado, 3, 80132 Napoli, Italia
Orari: Tutti i giorni, Lunedì / Sabato dalle 9.00 alle 19.30. Domenica e festivi dalle 9.00 alle 14.00.
Prezzo biglietto: ingresso gratuiti
Contatti e informazioni: +390817954592 – Sito ufficiale
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